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Albicocco
Prunus armeniaca
L’albicocco è una pianta originaria della Cina, fu Alessandro Magno uno dei primi a scoprire la bontà dei suoi frutti in Armenia e per questo motivo il nocciolo dell’albicocca viene chiamato “armellina” in alcuni dialetti del nord Italia; la sua diffusione in tutto il mediterraneo è avvenuta grazie ai romani che apprezzavano moltissimo i suoi frutti e esportavano la pianta nelle terre conquistate, in seguito anche gli Arabi contribuirono alla sua diffuzione.
Dove collocare l’albicocco
L’albicocco è una pianta che necessita di un alto fabbisogno di freddo, e quindi adatta a essere coltivata in zone con inverni rigidi, resiste anche a temperature di 10/15°C sotto zero; è soggetto a gelate tardive che potrebbero compromettere la fioritura e la fruttificazione, scegliere delle varietà di albicocco tardive per evitare questo inconveniente. Al nord potremmo posizionare l’albicocco in una zona soleggiata, mentre al sud prediligere per una posizione più protetta dai raggi solari; è importante disporre dei frangi vento o delle strutture che riparino la pianta dai venti troppo freddo e violenti che potrebbero rompere i rami.
Irrigazione ogni quanto bagnare l’albicocco?
Irrigare l’albicocco al momento della messa a dimora e nei successivi 2/3 anni quando la pianta non avrà ancora sviluppato un apparato radicale abbastanza ampio e non è autosufficiente; in seguito non sarà più necessario irrigare frequentemente la pianta ma solo seguendo l’andamento del clima e quando la pianta è in difficoltà. Nelle zone con un clima molto caldo è consigliato disporre un impianto d’irrigazione a goccia.
Concimazione e messa a dimora dell’albicocco.
È possibile coltivare l’albicocco anche in un vaso purché sia molto capiente, l’ideale per questo tipo di coltivazione è utilizzare della terra di campo o universale miscelata con una buona quantità di materiale grossolano, sarà importante mantenere il substrato fertile concimandolo costantemente e apportando del materiale organico, in questo modo la pianta riceverà sempre elementi nutritivi e avrà uno sviluppo rigoglioso ma sempre contenuto dovuto dal limitato pane radicale.
Se vogliamo posizionare il nostro albicocco in piena terra effettuare questa operazione in fine autunno inizio inverno durante il riposo vegetativo, sarà necessario scavare una buca leggermente più ampia rispetto al pane radicale della nostra pianta, disporre sul fondo della cornunghia e mischiarla al terreno, prima di posizionarla nella buca l’albicocco rompere la zolla formatosi nel vaso per facilitare un migliore attecchimento; coprire il tutto e pressare delicatamente la zona della buca successivamente irrigare abbondantemente. Concimare la pianta in primavera e autunno utilizzando del materiale organico a lento rilascio distribuendolo sotto la chioma per mantenere il terreno sempre fertile.
Cure generali
L’albicocco fruttifica sui rami misti, brindilli e dardi fioriferi, la potatura da effettuare sarà molto leggera mirata a mantenere l’equilibrio vegetativo-produttivo, sarà importante sfoltire la chioma e eliminare succhioni e polloni rami dell’anno di forma cilindrica che vengono emessi dalla pianta rispettivamente nella zona del colletto e del fusto.
Il primo raccolto avverrà dopo 2/3 anni dalla messa a dimora, i frutti matureranno a seconda della varietà.