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#PiantiamoItaliano: Le piante mediterranee

Mirto, Pittosforo e Corbezzoli: passione mediterranea!

Le piante mediterranee sono coltivate sempre più diffusamente, vere eccellenze della produzione florovivaistica italiana. Piante tenaci, resistenti, versatili, dalle ridotte esigenze idriche. Sempre più coltivabili anche nelle zone a clima continentale più freddo, dove una volta non si utilizzavano, complici gli inverni sempre più miti. Ora le piante mediterranee hanno una vasta diffusione in tutta Italia. Sebbene coltivate ovunque, i distretti produttivi più rappresentativi si trovano in Puglia, in Sardegna, nel Lazio, in Sicilia e nelle Marche.

PITTOSFORO: PROFUMO E ARCHITETTURE VERDI

La pianta forse più famosa per le siepi mediterranee è il Pittosforo (Pittosporum tobira), adatto a formare siepi nelle zone più temperate, con la sua splendida e profumata fioritura bianco crema. Si può potare e squadrare a proprio piacimento ed adattare anche in vaso. Più resistente al freddo è il Pittosforo nano, meno fiorifero ma più rustico, che forma naturali cuscini tondeggianti ed è adatto a bordure ed aiuole. Apprezzato per le sue fronde è il Pittosforino (Pittosporum tenuifolia Silver Queen e altre varietà), dal fogliame minuto variegato di bianco e in altre curiose colorazioni. Altre specie e varietà di Pittosporum vengono coltivate, ed è una pianta classica ma sempre apprezzata. È il caso di dire: un evergreen!

SIEPI MEDITERRANEE SEMPREVERDI: RESISTENTI ED AUTONOME

Fra le tante specie di piante mediterranee, oltre a quelle già citate, molte si prestano a formare siepi, libere o squadrate, ma sono tutte adatte a terreni aridi, a fioriere su balconi e terrazzi e richiedono manutenzione quasi zero. Il Teucrium fruticans (azureum) è sempre più utilizzato per siepi, bordure o anche come pianta singola in vaso, da potare in diverse forme; ha piccole foglie argentate, bianche nella pagina inferiore, e produce delicati fiori azzurri. Il Lentisco, forse l’arbusto coltivato più resistente alla siccità, presenta foglie composte verde brillante, bacche rosse e chioma globosa e folta; l’Alaterno, con le sue piccole foglie verde intenso, bacche rosse e nere contemporaneamente, è tenace come poche altre specie, ed esiste anche variegato; la Fillirea, con lunghe foglie lanceolate, slanciata verso l’alto per siepi di una certa altezza, è caratterizzata da fiori giallo crema e bacche blu/nerastre. Non finiscono qui… scopritele nei Garden Center AICG!

MIRTO: BELLO, PROFUMATO e BUONO!

Pochi arbusti hanno il fascino irresistibile del Mirto: fogliame verde brillante, profumato, chioma folta e compatta, dalla splendida fioritura bianca, malleabile in diverse forme, resistente sia al sole che in mezz’ ombra, eccezionale per formare siepi medie e piccole, adattabilissimo in vasi, anche di dimensioni ridotte. È famoso il mirto di Sardegna, in lingua sarda “sa murta”, soprattutto per il sapiente utilizzo delle bacche nere/bluastre grazie alle quali si ottiene il delizioso liquore omonimo. Le bacche sono anche decorative, compaiono dopo la fioritura estiva e si colorano in autunno. La principale specie di Mirto coltivata è il Myrthus communis, con le foglie più grandi e lanceolate, ma anche il Myrthus microphylla, a foglia piccola e stretta, ideale per bordure, compatto e foltissimo, nonché il Myrthus tarentina, il Myrthus luma ed il Myrthus communis variegata. Il mirto, pianta molto longeva, che può diventare un esemplare, è molto apprezzato anche dai bonsaisti e viene coltivato anche a mini alberetto.

CORBEZZOLI, CHE PIANTA!

L’Arbutus unedo, più comunemente conosciuto come Corbezzolo, è forse uno degli arbusti più tenaci e resistenti che si possano scegliere per il proprio giardino. Ha una crescita considerevole ma lenta, che può

essere contenuta e plasmata con le potature. Si può allevare ad alberetto, ad arbusto o a siepe libera.

Oltre al fogliame grande e lucente, i rami rossi e le nuove vegetazioni con sfumature arancioni, sicuramente le peculiarità del corbezzolo sono i tronchi, spesso nodosi e contorti, e la corteccia bruno-rossastra, di grande effetto ornamentale, specialmente negli esemplari più grandi. Ma l’Arbutus unedo è anche una pianta da frutto, produce dolci bacche che maturano in ottobre, in modo scalare, formando sulla pianta suggestive colorazioni che vanno dal giallo, all’arancio, al rosso. Sono ricchissime di vitamina C e antiossidanti. Le infiorescenze compaiono sulla pianta da ottobre a dicembre, per divenire frutti pronti da raccogliere quasi un anno dopo… Il fascino della lentezza. Il corbezzolo resiste anche a forti freddi, ma con inverni troppo rigidi non riesce a fruttificare.Tante altre sono le sue qualità da scoprire…

CURA & MANUTENZIONE

Poche parole per consigliare che fare con queste meravigliose piante, irrigazione scarsa, terreno ben drenato, evitare freddi eccessivi (a seconda delle specie possono resistere dai – 7 gradi, ai – 12/15 gradi sotto zero) concimazioni leggere e poche sapienti potature. Le mediterranee sono piante da ammirare, lasciar crescere, senza fretta... Ci chiedono poco, e ci offrono molto, lasciamoci conquistare.

PIANTE MEDITERRANEE DA FIORE: COLORI, PROFUMI e BIODIVERSITÁ

Sono molte le piante mediterranee che meriterebbero di essere citate, dalle gialle e profumate ginestre (Spartium, Cytisus, Coronilla), ai variopinti cisti, che annunciano la primavera con i loro sgargianti fiori tondeggianti, le foglie glauche. Il viburnum tinus, detto lentaggine, fiori bianchi rosati tra inverno e primavera. Le Euphorbie, piante succulente che crescono sulle rocce, gli Iris, le Campanule, gli Elicrisi, la Saponaria, i Convolvolus , il Senecio….e tante altre da scoprire, un po’ per volta nei Garden AICG, lasciandosi guidare dall’ olfatto, dalla vista ….e dai sapienti consigli dei gardenisti!

 
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