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Solanum jasminoides
Solano: il più elegante tra le Solanacee
Se volete coltivare il Solano, dovete conoscere delle piccole e grandi curiosità su questo rampicante.
Il Solano appartiene alla famiglia delle Solanaceae, spesso è dotata di fiori e frutti, alcune specie sono velenose, altre sono commestibili, come la nota patata oppure il nostro pomodoro e melanzana.
Il Solano viene scelto principalmente per barriere e siepi, anche strette, grazie alle sue foglie folte e sempreverdi. Il colore vivace dei suoi fiori, inoltre, rende il paesaggio armonioso.
Il Solano viene coltivato principalmente in zone calde, dal momento in cui necessita di una esposizione in piena luce ed alte temperatura, come in Sud America suo luogo di orgine. Ama il clima marino e mediterraneo. Il Solano non tollera il freddo e non sopravvive alle gelate d’inverno, e per questo non viene considerata, nel nostro territorio, una pianta perenne.
I fiori sono regolari e attinomorfi, hanno cioè la corolla simmetrica rispetto a un punto centrale. Il calice è campanulato e l’ovario, la parte inferiore del pistillo, contiene molti ovuli nel quale si sviluppa il frutto definito supero bicarpellare, perché formato da due carpelli, cioè due foglie con funzione produttiva.
IRRIGAZIONE
A partire dalla stagione primaverile le annaffiature sono costanti e si somministrano una volta alla settimana. Per regolarsi, evitando pericolosi ristagni idrici, è consigliabile aspettare che gli strati superficiali del terreno siano asciutti prima di irrigare nuovamente. Un trucco? Infilate un dito nella terra e assicuratevi che la terra sia asciutta fino alla prima falange.