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Pero
Pyrus
Il pero è una pianta che può vantare di una storia molto lunga. Originaria del continente asiatico e poi diffusa in tutto il mondo dove le condizioni ne permettano la coltivazione, è una pianta amata soprattutto per i suoi frutti dolci e succosi è considerato nel suo luogo d’origine un simbolo ricco di significati positivi, ed esistono molte leggende su come questo frutto possa portare fortuna per esami e trasmettere saggezza e purezza.
Dove collocare il pero?
Il pero è una pianta molto rustica, ma rispetto al melo è meno resistente al freddo invernale e alle gelate primaverili, molte varietà gradiscono un clima più temperato nonostante questo il pero presenta un certo fabbisogno di freddo.
Questa pianta ama i terreni profondi e fertili e senza ristagni idrici, predilige un pH neutro leggermente tendente all’acido, non tollera i suoli calcarei dove sintomi di clorosi ferrica ovvero ingiallimenti del fogliame, potremo cercare di arginare questo problema utilizzando un porta innesto franco.
Irrigazione: ogni quanto irrigare il pero?
Dopo aver trapiantato un albero di pere in piena terra per i primi 2/3 anni è opportuno irrigare con una certa quantità d’acqua le giovani piantine, le piante poi maturando diventeranno sempre più autosufficienti; è necessario stare attenti durante la fruttificazione che alla pianta non manchi un buon apporto idrico per portare a maturazione tutti i frutti con successo.
Concimazione e messa a dimora del pero
Se non si possiede un giardino è possibile coltivare il pero anche in un terrazzo o balcone purché sia posto in vasi molto capienti e il substrato si adeguato per la sua crescita, per questo tipo di coltivazione il vaso dovrà essere annaffiato frequentemente in particolar modo durante l’estate, anche la fertilizzazione dovrà essere costante apportando tutti i macro e micro elementi necessari per la crescita vigorosa e in salute della pianta.
Se invece si viole trapiantare il proprio pero in piena terra effettuare l’operazione dall’autunno all’inizio inverno evitando i periodi di gelo intenso, con l’utilizzo di una vanga o una pala scavate una buca delle dimensioni in grado di accogliere le radici della nostra pianta, prima di posizionare la pianta all’interno della buca si procede con la pratica dell’inzaffardatura, operazione che consiste nel tenere le radici a bagno in un miscuglio di letame fresco, acqua, sabbia e terra per almeno 15 minuti. Procedere posizionando la pianta all’interno della buca, coprire le radici con il terreno assicurandoci di non sotterrare il colletto e pressando dolcemente la terra intorno alla zolla. Terminato l’impianto annaffiare abbondantemente.
Cure generali
Come il melo anche il pero può essere colpito dalla ticchiolatura, un fungo patogeno che crea delle macchie scure tondeggianti sulle foglie e frutti, cercare di sfoltire la chioma in modo da favorire l’arieggiamento, se c’è già la presenza sulla pianta utilizzare dei prodotti specifici nelle modalità d’uso indicate dall’etichetta. Un’altra malattia fungina che potrebbe colpire il pero è la maculatura bruna o alternaria che crea delle macchie necrotiche circolari sui frutti, foglie e rami, anche in questo caso utilizzare prodotti a base di rame distribuendoli su tutta la pianta e non in prossimità di piogge.