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Cattleya
sua maestà l'orchidea
La storia della Cattleya come pianta ornamentale tra le più belle e ricercate dall’uomo nasce per puro caso. Si narra che nel 1818 un ricercatore di nome Swainson, collezionista di muschi e licheni, raccolse in Brasile alcune piante dalle foglie coriacee per legarle ad alcuni esemplari della sua collezione. Quando giunse in Europa, William Cattley un famoso orticoltore dell’epoca si rese conto che quelle strane piante erano qualcosa di diverso dal solito, e così iniziò a prendersene cura. La prima pianta fiorì nel 1824 con enorme stupore dei presenti, la pianta fu studiata e classificata dal botanico Lynley, decretando che si trattava di una pianta fino ad allora mai vista e fu chiamata Cattleya, in omaggio al fortunato possessore dell’esemplare.
Dove collocare la Cattleya?
È importantissimo che la Cattleya abbia molta luce, questa pianta infatti ama gli ambienti luminosi ma non il sole diretto; sarà la stessa pianta a suggerirci la corretta esposizione, infatti le sue foglie devono essere di un colore verde chiaro mentre se appaiono troppo scure allora la pianta non ha abbastanza luce e sarebbe meglio cambiare esposizione con una più soleggiata. Oltre alla luce, un altro fattore molto importate per la scelta della corretta posizione della Cattleya è che ci sia una buona ventilazione evitando le eccessive correnti d’aria che sono mal sopportante. In inverno la Cattleya preferisce stare in un ambiente fresco con minime di 15°C e massime di 22°C, mentre in estate le temperature non devono superare i 32°C.
Ogni quanto bagnare la Cattleya?
La Cattleya ha necessità di annaffiature regolari, che vanno effettuate non appena il vaso risulta asciutto. La frequenza delle irrigazioni può variare a seconda di molti fattori come la dimensione del vaso (un vaso di dimensioni ridotte tenderà ad asciugarsi più rapidamente di uno più grande) e la temperatura. Un metodo per capire se la pianta ha bisogno di essere annaffiata è soppesare il vaso, se quest’ultimo risulterà molto leggero allora bisognerà procedere con un’irrigazione mentre se risulta pesante vuol dire che il terreno al suo interno è ancora idratato e non necessita di un ulteriore apporto idrico.
Concimazione e rinvaso della Cattleya
Essendo la Cattleya una pianta epifita in grado di vivere su materiali poveri di sostanza organica e sali minerali è importante apportare questi elementi con la fertilizzazione; utilizzare un fertilizzante liquido per orchidee di buona qualità correttamente diluito nell’acqua di irrigazione, prima di procedere inumidire abbondantemente il terreno in modo che le radici non entrino in contatto diretto con il fertilizzante. Effettuare questa operazione ogni quindici giorni, in autunno e inverno utilizzare un concime con una titolazione più bassa di azoto. Rinvasare la Cattleya quando il substrato si è deteriorato o quando la pianta diventa troppo grande per essere contenuta nel suo vaso. Procedere con molta delicatezza perché le sue radici sono estremamente delicate, usando un terriccio per orchidee.
Cure generali
È fondamentale mantenere un ambiente umido intorno alla Cattleya, nelle nostre case non è semplice simulare un angolo di foresta tropicale; per riuscire nel nostro intento possiamo posizionare sotto la pianta un sottovaso con dell’argilla espansa e dell’acqua in modo che le radici non siano a contatto con l’acqua che evaporando creerà un ambiente ideale per la sua crescita.