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Azalea

Rhododendron

Come prendersi cura delle Azalee (e dei Rododendri)? Scopriamolo insieme in questo Glossario Botanico di Agricola Home & Garden.

 

Esiste un santuario a Tokyo, che si narra sia stato costruito oltre 1900 anni fa da un dio che lo ha protetto persino dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, lasciandolo intatto.

Stiamo parlando del santuario Nezu Jinja e ve ne parliamo oggi perché, oltre ai sette edifici risparmiati dalle bombe, i maestosi tori (archi) e lo stagno con le carpe koi coloratissime, il santuario è famoso in tutto il mondo per il suo straordinario giardino di Azalee. Oltre tremila piante, che appartengono ad un centinaio di specie diverse, diventano protagoniste del Tsutsuji Matsuri, un festival che attira migliaia di turisti nel mese di maggio.  Immaginatevi… camminare lungo un sentiero in cui i colori accesi delle azalee esplodono in tutta la generosità tipica della fioritura di questa pianta resistente e longeva, che incanto!

 

STORIA DELL’AZALEA

Sebbene l’Azalea si sia ben radicata praticamente ovunque, la sua terra di origine è l’Asia e, più precisamente, le zone umide e boscose orientali. Sono presenti nel nostro Paese a partire dal 1800 circa, epoca in cui vennero importate nel biellese da alcuni commercianti di lane inglesi. E la relazione tra lana e Azalee non finisce qui… è proprio nel Biellese che sorge l’Oasi Zegna, un incantevole parco che Ermenegildo Zegna, fondatore dell’omonimo lanificio, ha realizzato nelle sue terre di origine. Anche qui, senza dover andare fino a Tokyo, è possibile assistere ad uno spettacolo indimenticabile.

Ma impariamo insieme come prenderci cura dell’azalea.

L’AZALEA O RHODODENDRON

Fermi tutti! Non stavamo parlando di azalee? Ebbene sì, ma è giusto sapere che Azalee e Rododendri, in un certo senso, sono la stessa pianta! Infatti il nome scientifico è il medesimo, Rhododendron, appunto. Cosa distingue un’Azalea da un Rododendro? La differenza sta nel numero di stami (ovvero gli organi riproduttivi maschili dei fiori) che sono dieci nei Rododendri e meno di dieci nelle Azalee.

Inoltre il Rododendro si presenta come un grande arbusto sempreverde o deciduo, mentre l’Azalea è più piccola e si presenta come un arbusto nano. Entrambi appartengono alla famiglia delle ericacee.

Le varietà di Azalea sempreverdi, o a foglia persistente come Rhododendron korume, Rhododendron indicum e Rhododendron simsii, possono temere il freddo e infatti vengono vendute come piante da interno in vasi di dimensione contenuta, mentre le varietà di Azalea a foglia caduca (che perdono tutte o buona parte delle foglie in inverno come le Azalee mollis, Azalee knap hill, Azalee di ghent e tanti altri ibridi) possono essere messe a dimora in giardino.

COME COLTIVARE L’AZALEA: TEMPERATURA

Le Azalee a foglia caduca trovano il loro habitat naturale nelle zone temperate e possono sopportare anche Inverni rigidi in cui le temperature scendono fino -10°C. Al contrario le varietà di Azalea a foglia persistente vanno coltivate in casa.

COME COLTIVARE L’AZALEA: TERRENO

Se le chiamiamo “acidofile” ci sarà un perché! La Azalee (e i rododendri) infatti non tollerano il suolo calcareo. Consigliamo di usare un terriccio specifico se avete intenzione di coltivarle in vaso, ma anche se le mettete a dimora direttamente nel terreno, potete sempre aggiungere del terriccio specifico per acidofile in fondo alla buca prima di trapiantare la pianta, senza però togliere la terra attaccata alle radici presente nel vaso in cui l’avete acquistata. Azalee e Rododendri, come tutte le ericacee, hanno bisogno di terreno piuttosto acido con un pH ottimale che si aggira intorno al 5/5,5.

 

 

DOVE PIANTARE L’AZALEA: ESPOSIZIONE

Azalee e Rododendri vanno coltivati in un’esposizione di semi-ombra o in zone soleggiate nella fascia alpina e prealpina del Nord del Paese. State attenti che non siano troppo esposte al vento.

QUANTO BAGNARE L’AZALEA?

Come abbiamo specificato, le Azalee mal sopportano il calcare. Sarebbe opportuno, quindi, nel momento in cui le annaffiamo, di usare acqua piovana. Oppure va bene anche l’acqua del rubinetto, ma va lasciata in un contenitore aperto per almeno un giorno. Tanto vale organizzarsi con contenitori per la raccolta di acqua piovana e risparmiare tempo e risorse! Non bagnare mai i fiori di Azalea!

Bagnare da marzo ad ottobre per mantenere il terreno leggermente umido, ma mai inzuppato. In Inverno bagnare solo se non piove da molto tempo.

Se coltivate l’Azalea in vaso, badate bene di non versare l’acqua nel sottovaso affinché la pianta “si serva” in autonomia. Questo può portare al marciume radicale.

 

 

COME CONCIMARE L’AZALEA

Usate concimi specifici, soprattutto se la coltivate in vaso. Concimate le vostre Azalee in primavera e in estate.

 
Fioritura
Primavera-Estate
Esposizione
Semi-ombra
Altezza media
Fino a 1,50 metri
Temperatura minima
-10 °