Fico

Il fico è una pianta tipica del territorio mediterraneo, che si può trovare allo stato spontaneo in molte regioni dell’Italia, dove si vede tenacemente crescere nelle fessure dei muri o nelle crepe a bordo strada grazie alla sua notevole capacità di adattamento.

Il frutto del fico matura in estate e prosegue per tutto l’autunno a seconda delle varietà, ed ha solitamente un sapore molto dolce. Non si conserva a lungo sulla pianta ma fortunatamente è molto facile ottenere delle confetture o essiccarlo e poterlo quindi gustare durante tutto l’anno.

Dove collocare il fico?

Il fico ama gli ambienti caldi e molto soleggiati tipici del sud, ma ha anche una notevole resistenza ai freddi invernali anche intensi fino a -15°C, se il gelo è davvero estremo, tale da uccidere la pianta, dalla base si possono generare dei ricacci quando le temperature lo consentano che andranno a ricostruire la pianta. Il fico è una pianta che resiste molto bene alla salinità tipica degli ambienti costieri.

Il fico è una pianta molto adattabile anche per quanto riguarda il terreno, si adatta bene a qualsiasi substrato purché non vi sia un eccessivo ristagno idrico e sia ben drenante.

Irrigazione: ogni quanto va bagnato il fico?

Il fico non ha bisogno di molta acqua essendo una specie che sopporta molto bene i terreni aridi, tuttavia per le giovani piante appena messe in piena terra nei primi anni è opportuno intervenire quando la pianta pare in difficoltà, le piante adulte invece sono completamente autonome.

Concimazione e messa a dimora del fico

Il fico anche se ha un apparato che tende a estendersi molto si può coltivare in ampi vasi e fioriere posizionate in una zona soleggiata. Le dimensioni che può raggiungere la pianta in queste condizioni dipenderà dal volume del recipiente in cui è contenuta, le irrigazioni e la fertilizzazione dovranno essere costante per garantirgli un ottima crescita.

Se invece vogliamo posizionare il fico in giardino, procederemo con il trapianto in autunno fino alla fine dell’inverno, cercando di evitare i giorni di gelo, con l’utilizzo di una vanga o pala scavare una buca che supere ampiamente il volume del pane radicale, distribuire al suo interno materiale organico, come compost, letame maturo ecc. per fornire una buona concimazione di fondo; posizionare la pianta all’interno della buca, facendo ben attenzione a non sotterrare il colletto riempire la buca e annaffiare abbondantemente per favorire l’attecchimento e consolidare il terreno.

Cure generali

Il fico è un albero estremamente semplice da potare, nelle piante adulte possiamo limitarci ad asportare le parti secche ed eliminare alcune branche per sfoltire la chioma o contenere il suo sviluppo, è importante sapere che il fico fruttifica sulla parte apicale dei rami quindi bisogna evitare di cimare i rametti altrimenti non farà frutti.

Il fico non teme particolari malattie o parassiti, ma negli ultimi anni viene colpito dal punteruolo nero, un insetto arrivato accidentalmente dal sud est asiatico tramite gli scambi commerciali. Grazie al suo rostro perfora la corteccia della pianta e vi deposita le sue uova, le larve una volta schiuse iniziano a rodere il legno creando delle gallerie, il tronco del fusto viene cosi indebolito e maggiormente soggetto a rotture o a marciume, nel caso peggiore possono far avvizzire la pianta. È un insetto molto difficile da debellare e non si è ancora trovato un metodo efficace per debellarlo, una buona pratica per limitare la sua azione è disinfettare la pianta con poltiglia bordolese prima della comparsa dei fiori.

Ma il fico non fa fiori?

Sebbene possa sembrare che questo albero produca frutti senza bisogno di alcuna fioritura, è bene sapere che in realtà ciò che noi chiamiamo frutto in realtà è un falso frutto (detto anche siconio) che contiene il fiore all'interno di quello che è un ingrossamento del ricettacolo. I primi fichi (o fioroni) fruttificano a giugno-luglio ma per i fichi veri (o fichi "forniti") bisogna aspettare fine estate - inizio autunno.